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Il corpo centrale presenta un accurato lavoro di arte orafa, concepito a guisa di retablo gradinato e coronato dalla statua di San Giacomo pellegrino. La doppia scala rinascimentale da cui si accede al tempio, venne realizzata da Ginés Martínez nel 1606, mentre la cancellata risale al XVIII sec. Varcatane la soglia, il visitatore si troverà dirimpetto il meraviglioso portico della Gloria, uno dei più ragguardevoli complessi scultorei dell'Europa del XII sec., prodigio artistico fatto di circa duecento sculture di grande espressività e dai visi incredibilmente realistici, cesellato dal Maestro Mateo il cui laboratorio venne aperto nel 1188. Tutta la storia biblica viene raffigurata nelle immagini di Adamo ed Eva, degli Evangelisti e di San Giovanni che convoca il Giudizio universale. Un Cristo maestoso alto cinque metri presiede l'arco centrale, al di sopra della statua di San Giacomo Maggiore che porge il benvenuto ai pellegrini. È consuetudine infilare le dita nelle piccole cavità del portalampada che narra la genealogia umana di Gesù nonché sfiorare con la fronte per tre volte di seguito il capo del noto santo dos croques, posto nella parte posteriore di questa meravigliosa colonna marmorea, con lo sguardo rivolto verso l'altare gesto che, stando alla leggenda compostelana, ci trasmetterà la genialità e la saggezza della statua che pare essere un ritratto in pietra dello stesso Maestro Mateo.



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